Mario è un adolescente.
Sua madre è ansiosa, apprensiva, iperprotettiva, come tutte le mamme dei ragazzi adolescenti ma lei di più.
Suo padre gioca a paddle e forse quella è l’unica cosa che fa coscientemente perché sembra che tutto gli accada davanti senza che lui se ne accorga.
La sua psicologa è bravissima a fare una cosa, in seduta: scopre tutte le sue paure, le fa emergere e… le amplifica sbattendogliele in faccia fino all’ossessione.
Poi c’è una ragazza dolce e gentile che lui ama segretamente e da cui è ignorato palesemente perché sembra che lei sia in realtà innamorata di un suo compagno di classe.
Questo compagno di classe è un bullo che fa quello che fanno i bulli ovvero lo bullizza.
Ma Mario ha un supereroe preferito e personale che poi è una supereroina che picchia i bulli o almeno dovrebbe.
Ora però c’è un caso strano: tutte queste persone hanno più o meno la sua stessa età e la cosa non è proprio possibile, a meno che non siano tutte proiezioni della sua testa.
Mario, comunque, ha anche una cameretta tutta sua, una playstation, un sacco di dvd di cinepanettoni e scorte di muffin per sopravvivere un intero inverno.
Mario, insomma, ha tutto quello che gli serve.
Per questo Mario si è chiuso in cameretta e non esce più.
Mario è un Hikikomori.
Mario è HikikoMario.
Il tema lanciato per questo progetto di debutto del Collettivo 7 Off/Sotto30 è di scottante attualità, il fenomeno degli Hikikomori, ragazzi in massima parte adolescenti maschi che si auto-recludono in casa per lunghi periodi, spesso mesi o anni, isolandosi, attraverso la porta di una camera, dalla propria famiglia, evitando scuola, lavoro e interazioni sociali.
Questo comportamento, osservato per la prima volta in Giappone, si sta diffondendo in altre parti del mondo, compresa l'Italia ed è lo specchio di un disagio giovanile su cui molteplici ricerche psicologiche e cliniche indagano.
L’idea è quella di trattare un argomento così complesso, serio e controverso, con ironia e leggerezza, grazie alla ricchezza di possibilità narrative che emergono dall’interazione tra personaggi grotteschi e bizzarri, perché attraverso la comicità possono passare concetti profondi e il teatro può essere un ottimo veicolo di diffusione e comunicazione di tematiche importanti e spesso poco conosciute.
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Adriano Bennicelli
dal giovedì al sabato h.21:00; domenica h.18:00
intero € 24,00; ridotto € 18,00