Un’intensa Micol Pambieri, interpreta uno dei personaggi più tormentati del mondo classico: Elettra. Lo spettacolo prevede una drammaturgia originata dalla coincidenza di diversi testi che affrontano il mito di Elettra, appartenenti ad epoche diverse. Elettra, dopo l’uccisione del padre Agamennone, per mano della madre Clitennestra, ottiene la propria vendetta attraverso il matricidio compiuto dal fratello Oreste. Il suo odio morboso nei confronti della madre si amplifica nelle relazioni con tutti gli altri personaggi. La composizione del quadro familiare ci riporta agli omicidi parentali delle cronache contemporanee, che si connotano come omicidi parentali. Il mito quindi si trasforma in archetipo e si radicalizza nella società contemporanea, trovando le sue ragioni nel conflitto generazionale che alimenta la relazione genitori figli.
NOTE DI REGIA
Giuseppe Argirò ELETTRA
Elettra o della colpa: Questa è la sintesi di un mito che attraversa indenne il tempo. Elettra diviene il
doppio speculare di Edipo, all’interno di una conflittualità, squisitamente femminile.
La madre Clitennestra, in qualsiasi rilettura è ossessionata costantemente dalla dimensione onirica; la
regina di Argo vive in uno spazio parallelo, essa ha sospeso il principio di realtà per rifugiarsi in un mondo
altro, cercando una giustificazione plausibile al suo colpevole omicidio. Elettra combatte con ogni mezzo
Il tentativo di rimozione della madre e in modo ossessivo cerca di mantenere viva la memoria del padre
Agamennone. Le due solitudini si incontrano, si scontrano e infine arrivano a un conflitto ineludibile, che
prevede un unico vincitore.
Oreste è complice della sorella, portatore anch’egli di una ragione ancestrale, atavica che presto si
scontrerà con il diritto.
All’interno della conflittualità parentale infatti latita un altro tema determinante: il passaggio dallo stato di
natura allo stato di diritto, che troverà il suo compimento nella fondazione dello statuto democratico.
L’ultima parte della trilogia di Eschilo culminerà infatti con la costituzione di un’assemblea giudicante, che
allude in modo significativo alla democrazia.
Colpa, vendetta, memoria sono i temi che continueranno a circolare nelle diverse riletture del mito, nei
secoli successivi.
Lo spettacolo prevede una drammaturgia originale, originata dalla coincidenza di più testi, pur
privilegiando la lettura sofoclea.
I diversi personaggi compongono una costellazione familiare, patologica, che ci riporta agli omicidi
parentali delle cronache contemporanee
Il mito quindi si trasforma in archetipo, radicalizzando i conflitti della società contemporanea
A vestire i panni di Elettra sarà Micol Pambieri, attrice versatile e sicuramente dotata di un temperamento
che bene si adatta al genere tragico
Micol Pambieri e con Elisabetta Arosio, Roberto Baldassari, Melania Fiore, Vinicio Argirò
Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30
https://www.liveticket.it/opera.aspx?Id=523515