Le creazioni di Rachid Ouramdane sono spesso segnate da racconti ed esperienze personali a partire dalle quali tesse una struttura drammaturgica caratterizzata da quella che è stata definita la sua originale “poetica della testimonianza”. Dopo spettacoli ispirati alla società ("Polices!, Franchir la nuit"), basati sull'intimo ("Tordre, Corps extrêmes") o altri per ambienti monumentali ("Les Traceurs, Möbius Morphosis" con la Compagnie XY in scena al Pantheon nel luglio 2024), Rachid Ouramdane torna allo studio del gesto in una nuova creazione che unisce corpo a corpo e volo. Per questa nuova creazione, il coreografo si rivolge a ciò che nutre l'immaginazione del movimento, proseguendo la sua ricerca sul gesto aereo. Si avvale di dieci danzatori dalle tecniche e gli stili molto vari raccolti attorno alla Compagnie de Théâtre du Chaillot, l’unico teatro nazionale francese interamente deputato alla danza, di cui è direttore dal 2021. «Abbiamo bisogno di persone con un background ibrido, in altre parole persone che siano ugualmente a loro agio in aria e a terra», riassume il coreografo. I dieci artisti, ognuno con le proprie caratteristiche di movimento, saranno riuniti per combinare e intrecciare i loro linguaggi e crearne uno nuovo, all'incrocio tra danza e danza aerea. Su un palcoscenico spoglio, a volte scolpito dalla luce, a volte rivelatore di immagini proiettate nella nebbia, Rachid Ouramdane evoca l'infanzia e l'invecchiamento. Attraverso elementi che segnano il passare del tempo quanto l'assenza, immagina “come continuiamo ad andare avanti, abitati da altre persone che non abbiamo più intorno a noi, come fantasmi che ci accompagnano”.
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