Tre sul terrazzo Scritto da: Patrizio Pacioni

 

Da sempre, nella vita come (ancora di più) nel complesso e variopinto mondo del cinema e della commedia brillante, il terrazzo dei palazzi che compongono in larga misura i quartieri delle metropoli è la location ideale per incontri singolari ma, al tempo stesso rappresentativi della vita cittadina. Sembra quasi che, più che per stendere i panni e guardare il panorama (sempre che un panorama da guardare ci sia) quello spazio pavimentato di cemento eroso dagli agenti atmosferici e con il perimetro delimitato da un muretto, rappresenti il set ideale per incontri di varia natura: socializzazioni, confronti anche aspri tra coinquilini legate a dispute di condominio o a semplici antipatie, ma anche per lo sbocciare improvviso e inaspettato di amori, leciti o clandestini che siano.

È così che, proprio in quel luogo, a sette piani di altezza, per il più assurdo dei motivi, va in scena la clamorosa protesta di Leonida Greco, medico d’urgenza totalmente votato alla missione di curare o perlomeno alleviare le sofferenze di chi si ammala o incappa in qualche incidente, ispirato più da un innato senso di giustizia che dalla febbre del tifo, chiede alle autorità di disporre l’immediata ripetizione dell’incontro appena trasmesso in tv, deciso da una più che sospetta direzione arbitrale. In caso contrario la minaccia, terribile e grottesca al tempo stesso, è quella di gettarsi nel vuoto, sfracellandosi al suolo. Una situazione, sulla scia dell’emozione popolare, troppo appetitosa per la stampa nazionale che però, a causa delle restrizioni di ordine pubblico imposte dalle autorità, riesce a essere presente solo con il giornalista probabilmente più scarso e inattendibile che annoveri fra le proprie fila: Gualtiero Goffredi, un professionista alla deriva che si è ridotto, per sbarcare il lunario, a creare in proprio, a gestire e a condurre personalmente un’emittente tv che più locale non si può.

A comporre il trio che anima una commedia spassosa ma, al tempo stesso, anche fonte di profonde riflessioni sui mali e sui guasti di una società attenta all’immagine e all’apparenza più che al rispetto dei sentimenti e della dignità degli esseri umani, si aggiunge la pratica, disincantata e (apparentemente) cinica Monica Spaziani, ex moglie del potenziale suicida, chiamata dalle autorità a cercare di fare desistere il marito dall’insano gesto.

Sullo sfondo, invisibile ma costantemente presente, il confronto – scontro tra i potenti del Paese, sordi a ogni rivendicazione di equità, e un popolare anelito alla giustizia, cui partecipano con tagliente ironia anche i chiassosi colleghi del dottor Greco: medici costantemente in prima linea, induriti dal continuo contatto con la sofferenza e costretti a lavorare spesso in condizioni più che precarie, eppure non privi di un pur ruvido senso di solidarietà verso lo sventato ma coraggioso eroe del momento, sembrano aver saputo cogliere (o almeno intuire) le autentiche motivazioni e lo slancio ideale che è alla base di un gesto clamoroso e plateale quanto, probabilmente, velleitario. Un riflettore puntato, tra ironia e dramma, oltreché sulla crescente invadenza esercitata dai media, anche e soprattutto sull’ambiguità, la fragilità e la sostanziale insicurezza che affliggono i rapporti interpersonali di questo primo scorcio di terzo millennio. Una girandola di battute, un susseguirsi continuo di colpi di scena che accompagnano gli spettatori fino al sorprendente e imprevedibile finale.

 

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Il Parioli

Data

Dal 07/12/2024 al 08/12/2024

Indirizzo

Via Giosuè Borsi, 20

Regia

Francesco Branchetti

Attori

Nadia Rinaldi, Salvo Buccafusca e Andrea Zanacchi

Orari

Sab 07/12/24 21:00
Dom 08/12/24 17:00

 

Biglietti

Settore unico: intero €20 – ridotto €18

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