I tre Moschettieri, «Tutti per uno, uno per tutti!»: il motto più famoso del romanzo di Dumas, simbolo di un’amicizia incorruttibile, prende nuova vita in questa versione musicale italiana prodotta da Stefano Francioni e dal Teatro Stabile d’Abruzzo diretto da Giorgio Pasotti.  Musica, prosa e danza danno vita a un racconto coinvolgente ed emozionante con le coreografie  di Veronica Peparini e Andreas Muller, e le musiche di Giò Di Tonno. Testi di Alessandro Di Zio. Il trionfo dell’amicizia dunque, ma anche del potere e dell’ambizione, in una storia senza tempo dove buoni e cattivi combattono una lotta quasi archetipica, mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà. Virtù che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade, che non disdegnano di usare: perché per l’onestà e per l’amicizia si può e si deve combattere. E per l’amore, motore di ogni azione che qui si sublima nell’incontro tra D’Artagnan e Costanza: una relazione spezzata dalla sete di vendetta dell'altra protagonista femminile, la perfida Milady.


Durante lo spettacolo musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente ed emozionante con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei panni di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo di Giuliano Peparini a cui è affidata la direzione artistica e la regia. Le coreografie sono firmate da Veronica Peparini e Andreas Muller, musiche di Giò Di Tonno e testi di Alessandro Di Zio.

Tra amicizia, amore e vendetta

Il trionfo dell’amicizia dunque, ma anche il trionfo del potere e dell’ambizione in questa storia senza tempo dove “buoni” e “cattivi” combattono una lotta quasi archetipica mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà troppo spesso messi in crisi dal mito dell’uomo contemporaneo e che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade.