In scena agiscono tre sorelle che sembrano aver perso ogni contatto col padre, imprenditore di successo nel campo della ristorazione, uomo di grande potere e di immensa ricchezza, grazie ad un impero costruito attraverso una gestione poco etica delle materie prime, di bassa qualità. La nuova, inedita, acida pièce di Hangar Duchamp indaga i mali delle relazioni familiari quando i rapporti sono costruiti su un eccessivo controllo genitoriale, dove l'autorità passa spesso attraverso il cibo, vissuto e imposto al di là della sua funzione nutrizionale. Il risultato è che mangiamo senza sentire il gusto: lo facciamo con gli alimenti, con le relazioni, con le informazioni, con la vita stessa. Anche stavolta lo spettacolo più off del 7 Off è affidato a questo sorprendente collettivo creativo. Quello di Hangar Duchamp è un teatro che nasce dal corpo e dall'azione, performativo e travolgente, la narrazione stessa è sfumata in nome della ricerca di un'espressione corporale prima che psicologica. I testi, scritti ed elaborati da Marco Cecili durante le sessioni creative della compagnia, richiamano e reinterpretano infatti il non-sense dadaista di inizio novecento, creando una base concettuale per la regia onirica e sempre fortemente fisica di Andrea Martella.
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Giorgia Coppi, Vania Lai, Simona Mazzanti, Walter Montevidoni, Vlad Silter
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